sabato 8 aprile 2023

 Salve gente! da lunedì sono a riposo sul divano con una brutta distorsione piede/caviglia, rimediata ad un corso di aggiornamento...😖😕😒 ringrazio tantissimo il mio Mentore che si è preso cura di me come una figlia, diciamo sorella data la poca differenza di età.

Ora mi muovo di più anche se mi fa molto male, mi arrangio direi perché eccezion fatta per la Metà, il resto della truppa non mi @aga manco di striscio e se chiedo un favore - uno a ciascuno, ci sto molto attenta - me lo fanno cadere dall'alto. 

Eppure mi sono presa cura di loro quando erano piccoli, li ho amati teneramente, cercando di trasmettere loro la premura ma evidentemente non ha sortito effetto.

NULLA. IL NIENTE. Non dico prevenire i miei bisogni, almeno avere qualche attenzione...😔😞😣

Lilibet71

domenica 2 aprile 2023

 

Una tipica giornata, in solitudine.

Sveglia alle 6.15 e ancora con gli occhi impastati di sonno chiama i due figli che ancora frequentano la scuola. Un tempo erano i cuccioli di casa. Giusto, un tempo. Oramai sono cresciuti, presi ed occupati h24 dai loro telefonini non hanno nemmeno le briciole di un loro preziosissimo minuto da dedicarle. Fosse anche un po’ di attenzione.

Si prepara con relativa calma, quasi sempre è compresa la colazione. I vestiti accuratamente ripiegati sulla mensola della finestra la sera prima così non lo disturba. Dal canto suo lui si sveglia poco dopo per prendere la pastiglia ma non la saluta nemmeno, mai che le rivolga un augurio per la imminente giornata lavorativa o qualche parola dolce…giammai! Non fa parte del suo carattere, della sua indole. Dopo 26 anni sarebbe davvero stranissimo.

Si trucca sempre, più o meno con gli stessi colori. Si veste, fa colazione, prepara la borsa e poi esce. Sola.

Sempre nel silenzio e nella solitudine più totale.

A scuola c’è movimento, baccano anche quando si fa silenzio ma non importa. Le piace.

Torna a casa. Sola. Si prepara da mangiare in solitudine perché deve seguire una dieta senza glutine e non può dividere il cibo degli altri. Il resto della famiglia, tolto il proprio piatto si ritira alle proprie occupazioni preferite: telefonini o videogiochi e lei pranza. Male e in solitudine. Mette via i piatti, in silenzio ma avrebbe desiderio di parlare.

Cerca di sistemare un po’ casa, i panni, i pavimenti, qualcosa…poco perché ci sono le riunioni e poi l’università che la impegna tanto ma se vuole insegnare – più che altro deve per ragioni economiche – è costretta a fare anche questa fatica. Sola. Non interessa a nessuno dell’impegno o di ciò che studia. Sì l’aiutano preparando ogni tanto la cena…

Spesso la sera ci sono le partite e lei deve mettere via i piatti. Sola. Ma tanto ha un televisore grande in cucina per vedere tutti i programmi che vuole. Sola.

Stanca morta si corica quasi sempre troppo tardi in un letto freddo e vuoto. Sola.

Si sente sola, troppo sola. Se non fosse per Dio impazzirebbe.

Lillbeth71

 Non è da tutti avere il proprio ex analista che assomiglia a Paul Newman. Ex perché oramai dopo tanti anni ho terminato il percorso e le nostre sono chiacchierate amichevoli, scambi più o meno alla pari anche se una certa predominanza da parte sua persiste, d’altronde l’allure di psichiatra valente, deve restare.

Non so come farei senza di lui. Non lo vedo spesso, purtroppo. Solamente un paio di volte all’anno, ora con il Covid-19, prima anche quattro. Erano coccole, regali che mi concedevo non senza una certa fatica dal momento che non abitiamo vicini ma a più di due ore di macchina e quasi quattro di treno. I collegamenti ferroviari sono pessimi tra le nostre regioni.

E’ la persona che in assoluto mi conosce meglio. Sa come ragiono, come reagisco agli eventi della vita, come sento a livello emozionale e come deciderò in una determinata occasione prima ancora di me. Ha passato tanti eventi drammatici nella sua vita ma ha sempre mantenuto una forte sensibilità. Ora è in pensione e dato che la mia terapia è finita ci messaggiamo ogni giorno inviandoci vignette buffe e battute spiritose. Sono contenta di avergli scritto delle lettere che pure lui ha gradito esternandogli tutta la mia riconoscenza per il lavoro affettuoso fatto con me.

Gli ho anche sottoposto il prologo del mio manoscritto, con un’ansia pazzesca e mi ha incoraggiato a scrivere ancora!!!! Non vedo l’ora che P. me lo restituisca corretto per metterlo su Amazone così una copia a lui la regalo. Sia mai che gli piaccia, passi parola con i suoi amici e da cosa nasca cosa…sarebbe una gioia immensa ritrovarmi a girare per il mio libro… ma non divaghiamo da P. Newman!!! Gli voglio un bene dell’anima ed è un vero dono del Cielo.

Gli scriverò ancora una lettera, mi fa piacere ma devo essere di buon umore e in questo periodo proprio non lo sono. Sono solo sola.

Lillibeth71